Pino Gaudino

ti stringerò tra le mie braccia per non lasciare
sfuggire questo giorno che tu hai inventato per noi,
ti abbraccerò così forte che i nostri respiri
si incontreranno,
per diventare un unico fiato,

In questi giorni che sale non hanno,
che dolci sono diventati come per miracolo,
ora che si può bere nella stessa bottiglia,
senza mai dissetarsi l’uno con l'altro,

io ti cullerò in una passione così straordinaria,
che sembra neve caduta nel deserto,
senza fiatare ti amerò,
senza se né ma,
le tue labbra bacerò per conservare tutte
le parole ancora da regalare.

Fatti abbracciare,
tenerezza sempre sbocciata,
guerra perennemente sconfitta,
fammi toccare con le mie mani il tuo ventre,
che da calore come un piccolo sole,
così ristorerò la mia anima,
tornata da un viaggio senza sapore, ne splendore,

come il cuscino dove tu poggi la testa,
come la coperta che ti ripara da una fredda notte,
così io sarò,
il tuo corpo pulsante farò riposare,
i tuoi pensieri saranno poggiati sul mio bene,
e passeranno il loro tempo a giocare con l’amore,

tu meraviglia mai immaginata,
hai ricambiato il mio cuore portato in dono,
ricevendomi dentro il tuo petto,
tu mi hai offerto il tuo desiderio in un calice dipinto
come l'iride dei tuoi occhi riflessi nell'arcobaleno.